Soluzione alternativa al vespaio aerato

Le soluzioni che progettiamo e realizziamo ai sensi delle normative vigenti, sono risultate nel corso degli anni più efficaci e assai meno costose del tradizionale vespio aerato.

Alternativa al Vespaio Aerato - Protezione Radon
Alternativa al Vespaio Aerato - Protezione Radon

Non è necessario demolire e ricostruire la soletta dell’edificio a contatto con il suolo. Il lavoro viene svolto in 1 giorno, al massimo 2 giorni.

Il gas viene aspirato prima che possa risalire all’interno dell’edificio attraverso le fratture, i vuoti e le
porosità dell’edificio realizzando una depressione d’aria nella zona più a contatto diretto con il terreno
o in prossimità dell’edificio tramite un ventilatore di adeguata potenza per poi espellerlo nell’atmosfera.
La canalizzazione avviene con il riequilibrio tra le temperature del terreno e degli ambienti.

  • A – impianto interno all’edificio (la più efficace)
  • B – impianto esterno all’edificio
  • C – impianto interno ad un volume preesistente(in presenza di un vespaio chiuso)

La depressione è accettata come tecnica di mitigazione e prevenzione dalla risalita del radon ai sensi del:

D. Lgs. del 31 luglio 2020 n. 101
“Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti e riordino della normativa di settore”.
“Art. 17 comma 3. Qualora la concentrazione media annua di attività di radon in aria superi il livello di riferimento di cui all’art. 12, comma 1, lettera c), l’esercente è tenuto a porre in essere misure correttive intese a ridurre le concentrazioni al livello più basso ragionevolmente ottenibile, avvalendosi dell’esperto di cui all’articolo 15, tenendo conto dello stato delle conoscenze tecniche e dei fattori economici e sociali. Dette misure sono completate entro due anni dal rilascio della relazione tecnica di cui al comma 6 e sono verificate, sotto il profilo dell’efficacia, mediante nuova misurazione. L’esercente deve garantire il mantenimento nel tempo dell’efficacia delle misure correttive. A tal fine ripete le misurazioni con cadenza quadriennale.” (solo per gli ambienti lavorativi)
L. Reg. Lombardia del 10 marzo 2017 n.7 e s.m.i.
“recupero per uso abitativo dei vani e locali seminterrati, interrati e piani terra esistenti, in attuazione del D. Lgs. 31 luglio 2020, n. 101”
“Art. 3- (omissis)…i comuni trasmettono alle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) territorialmente competenti copia della segnalazione certificata presentata ai sensi dell’art.24 del d.p.r. 380/2021 corredata di attestazione dell’avvenuta realizzazione di almeno una misura tecnica correttiva per la mitigazione o il contenimento dell’accumulo di gas radon all’interno dei locali e, ove tecnicamente realizzabile, dell’avvenuta predisposizione di un’ulteriore misura tecnica correttiva per la rimozione di tale gas. Per le misure tecniche correttive di cui al precedente periodo si deve tenere conto dei regolamenti edilizi comunali (L. Reg. 33/2009; L. Reg. 7/2017; D. Lgs.117/2019) e del Decreto Dirigenziale Regionale n.12678 del 21 dicembre 2011 (Linee guide per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor)”.

La nostra metodologia prevede sempre la diagnosi delle vie di accesso del Radon negli ambienti interni prima dell’intervento di risanamento, con efficacia immediata e garanzia di Protezione Radon Srl per la durata di quattro anni.

Lo ricordiamo: nel caso di superamento dei limiti fissati dalla normativa, il proprietario dell’immobile deve procedere alla bonifica per poter utilizzare in sicurezza gli ambienti dell’abitazione.

Livelli di riferimento Radon

Direttiva EURATOM 59/2013 recepita dal D.Lgs 101 del 31 luglio 2020:

  • 200 Bq/m³ per le abitazioni costruite dopo il 31/12/2024 e per i nuovi edifici con accesso al pubblico
  • 300 Bq/m³ per le abitazioni e per gli edifici con accesso al pubblico già esistenti

L’OMS raccomanda una soglia non superiore ai 100 Bq/m³ per gli ambienti confinati (Who handbook on indoor Radon: a public health perspective – World Health Organization, 2009)

[ Gazzetta Ufficiale: D.Lgs 101 del 31 luglio 2020 ]

Come diminuire la pericolosità del gas Radon in abitazioni prive di vespaio o con vespaio non aerato

Una volta accertata la presenza del Radon [ misurando la concentrazione del Radon negli ambienti chiusi ] possiamo ridurne la pericolosità con azioni efficaci in relazione alla tipologia dell’edificio:

  • depressurizzazione del terreno
  • pressurizzazione dell’edificio
  • ventilazione forzata o naturale del vespaio
  • impermeabilizzazione o sigillatura della prima soletta o dei muri contro-terra

I nostri interventi per gli edifici privi di vespaio o con vespaio non aerato renderanno abitabili gli spazi in conformità alle norme vigenti: L. Reg. Lombardia 7/2017 del 13/03/2017 art.3 e D.Reg. Lombardia nr. 12678 del 21/12/2011 “Linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas Radon negli ambienti indoor”.

Sei al sicuro dai pericoli del Radon?

Lascia il tuo contatto e sarai richiamato
Visualizza la nostra esperienza

Cerca