Mappa del gas Radon in Italia

La presenza del Radon nel sottosuolo delle regioni italiane non è uniforme, dipende da diversi fattori e può variare in misura significativa all’interno di un territorio omogeneo. La pericolosità delle concentrazioni di Radon, a sua volta, è correlata a diversi fattori: durata dell’esposizione, materiali di costruzione, eventi geologici, ecc.

Il valore della concentrazione di Radon nel terreno è espresso in Becquerel (Bq): il numero di decadimenti di Radon che avvengono in un secondo. Quindi, ad esempio, una concentrazione di 100 Bq/m3 indica che in un metro cubo di aria ogni secondo 100 atomi di radon decadono emettendo radiazioni (di tipo alfa).

Le mappe del rischio Radon, presenti nei siti istituzionali, indicano la probabilità del rischio Radon nel terreno. Sono mappe spesso datate, con una campionatura estremamente ridotta e con il rischio di essere fuorvianti.

È importante misurare il proprio edificio per essere certi della concentrazione del Radon e della sua pericolosità. Ogni casa ha caratteristiche e struttura uniche, proprio come le persone. L’edificio, anche in zone considerate poco rischiose, per come è stato costruito, può esporti al rischio Radon, che è sempre presente nel terreno.

La domanda che devi farti è: “La mia casa è stata costruita per mitigare l’effetto del Radon?”

Devi partire dal tuo edificio. A oggi è stato misurato lo 0,5% degli edifici in Italia; quindi un numero di misurazioni statisticamente irrilevante. Inoltre non sono stati misurati tutti i piani degli edifici; né conosciamo il periodo e il posizionamento degli strumenti di misurazione (seminterrato o piano …) 

A questa pagina, Mappa medie Radon, puoi consultare la mappa delle concentrazioni medie comunali di Radon nelle abitazioni: Sistema Informativo Nazionale sulla Radioattività, Sinrad.

ATTENZIONE: per conoscere la concentrazione di Radon nella propria casa è necessario effettuare una misurazione con dispositivi adeguati.

La mappa delle concentrazioni medie di Radon nei Comuni italiani è stata realizzata con il contributo delle Agenzie regionali e delle province autonome per la protezione dell’ambiente con informazioni dal 1989 al 2019. Per una corretta interpretazione dei dati:

  • in alcuni comuni le abitazioni sono state selezionate prevalentemente al piano terra;
  • la media comunale non deve essere presa quale riferimento per la propria abitazione: per conoscere la concentrazione di Radon in una specifica abitazione è necessario effettuare una misura diretta.

Riportiamo, a conferma di quanto affermato, dal sito Arpa Lombardia:

In Italia sono state effettuate, nell’ambito di campagne di misura condotte da enti ed istituti pubblici, misure della concentrazione di radon in più di 50000 edifici, tra abitazioni (circa 36000), scuole (circa 8300) e luoghi di lavoro (circa 7 500), distribuiti su tutto il territorio nazionale. Anche in Regioni per le quali sono state stimate concentrazioni medie più basse è possibile trovare abitazioni con livelli di radon elevati. Per questo motivo l’unico modo affidabile per conoscere la concentrazione media nella propria abitazione è misurarla con dispositivi e protocolli adeguati. 

Per concludere: anche in presenza di mappe, più o meno dettagliate, della concentrazione di Radon disponibili per diverse Regioni), l’unico modo affidabile per conoscere la concentrazione media nella propria abitazione è misurarla con dispositivi e protocolli adeguati.

Per saperne di più: Misurazione della concentrazione di gas Radon

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