Gas Radon: il piano d’azione dell’Italia

8 Marzo 2024

L'Italia, sollecitata dall’Unione Europea, ha preparato il piano d'azione contro il gas Radon. Il piano prevede misurazioni della concentrazione di Radon nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni, e la definizione di strategie per ridurne la concentrazione.

Gas Radon: il piano d'azione dell'Italia
Gas Radon: il piano d'azione dell'Italia

Il piano d’azione ha il duplice obiettivo di sensibilizzare i cittadini al problema dei possibili rischi per la salute e, insieme, di promuovere misure preventive e di risanamento laddove necessarie.

Il piano contro il Radon sarà finanziato con fondi governativi: 90 milioni di euro, utilizzabili fino al 2031 per sostenere azioni di riduzione e prevenzione del Radon indoor e 30 milioni di euro, da impiegare tra il 2023 e il 2025, preparatori al piano d’azione adottato.

Al momento non abbiamo informazioni chiare sulle modalità di attivazione dei fondi a livello regionale come comunale. Rimaniamo in attesa di aggiornamenti e, nel momento in cui troveremo informazioni precise, sarà nostra cura presentarle nel sito.

Ne avevamo parlato in un nostro articolo, del mese di ottobre del 2023: “Radon in Italia: pressioni dell’Unione Europea per l’adozione di un piano d’azione”. Il piano nazionale d’azione è previsto dalla direttiva 2013/59/Euratom: le pressioni dell’Unione Europea verso l’Italia hanno portato le nostre istituzioni a predisporre le linee guida del piano d’azione.

Il piano nazionale di azione è previsto dalla Direttiva 2013/59/Euratom

Mappatura e misurazione

Il piano d’azione dell’Italia contro il gas Radon prevede la mappatura delle aree a rischio, la misurazione della concentrazione di Radon negli edifici, in particolare nei luoghi di lavoro e abitazioni, e l’adozione di misure per mitigare l’esposizione al Radon negli ambienti chiusi. Il piano, inoltre, porta l’attenzione sulla necessità di informare i cittadini sui rischi per la salute associati al Radon e sulle strategie per ridurre tali rischi. Riportiamo l’articolo 2 del Decreto legislativo.

Art. 2 – Disposizioni finali e clausola di invarianza finanziaria
1. Il Piano nazionale d’azione per il radon di cui al presente decreto e’ aggiornato con cadenza almeno decennale.
2. Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
3. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti previsti dal presente decreto con le risorse umane, strumentali, finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Il presente decreto e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e notificato alla Commissione europea ai sensi dell’art. 33 del trattato Euratom.

La pagina contiene un link a un testo in formato .PDF che contiene la descrizione dettagliata del piano d’azione. Riportiamo il seguente passaggio:

L’obiettivo del Piano si raggiunge attraverso una molteplicità di Azioni, ricondotte in 3 Assi, chiamati Misurare, Intervenire, Coinvolgere, e di Attività previste all’interno delle suddette Azioni realizzate con il coinvolgimento di differenti amministrazioni.

Il testo ufficiale del piano d’azione dell’Italia contro il gas Radon pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, 11 gennaio 2024. Adozione Piano Nazionale Radon 2023-2032. (24A00877) (GU Serie Generale n.43 del 21-02-2024 – Suppl. Ordinario n. 10).

Misurare la concentrazione del Radon in ambienti indoor

È il punto di partenza del piano d’azione: misurare la concentrazione del Radon negli ambienti domestici e di lavoro, in particolare nelle regioni italiane più esposte al Radon per la loro conformazione geologica.

Le misurazioni delle concentrazioni di radon indoor sono un fattore determinante per la valutazione della situazione territoriale nazionale e per considerare lo stato di fatto sul quale intervenire. L’Italia ha, in alcuni casi, accumulato un ritardo in questo campo: sia nella conoscenza del territorio sia nell’adozione delle misure necessarie a prevenire e ridurre il fenomeno. Recuperare questo deficit e promuovere indagini è essenziale per migliorare il contrasto alle situazioni di maggior esposizione e iniziare a intervenire in tali situazioni.

Circa gli obiettivi specifici previsti dal piano per ottenere una riduzione dell’esposizione al Radon entro i prossimi 10 anni (cioè fino al 2031), riportiamo direttamente dal piano i tre punti di maggiore rilievo:

Le principali vie di ingresso del Radon nelle abitazioni:

a. la riduzione della concentrazione di radon nei luoghi di lavoro con concentrazione di radon superiore ai 300 Bq/m3, nel rispetto delle previsioni normative;
b. la riduzione della concentrazione di radon almeno nel 50% delle abitazioni, ricadenti nelle aree prioritarie nelle quali sia stata riscontrata una concentrazione di radon superiore ai 200 Bq/m3, dando priorità a quelle con concentrazione superiore a 300 Bq/m3;
c. la riduzione della concentrazione di radon almeno nel 50% delle abitazioni del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, ricadenti nelle aree prioritarie, con concentrazione di radon superiore ai 200 Bq/m3, dando priorità a quelle con concentrazione superiore a 300 Bq/m3;
d. la verifica che il livello di concentrazione di radon sia inferiore ai 200 Bq/m3 nelle abitazioni costruite dopo il 31 dicembre 2024.

Pericolosità del Radon

Il Radon è un gas nobile radioattivo, classificato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come sostanza cancerogena: insieme al tabacco, il gas Radon rappresenta uno dei principali fattori di rischio di tumore ai polmoni. Il Radon raggiunge gli ambienti domestici risalendo dal suolo: una concentrazione superiore a 300 Bq/m3 (il Becquerel – Bq – è l’unità di misura del Radon) può risultare estremamente nociva per la salute delle persone, soprattutto quando l’esposizione è continuativa.

Radon: simbolo chimico

Purtroppo, come abbiamo più volte ricordato, il Radon è invisibile, inodore, incolore e insapore ed è un prodotto del decadimento di elementi radioattivi presenti nel suolo, nell’acqua e anche in alcuni materiali da costruzione (in particolare tufo e granito). 

Il Radon all’aperto si disperde facilmente, ma all’interno, in ambienti chiusi, si concentra soprattutto quando la ventilazione degli edifici non è adeguata.

La radioattività ☢ del Radon si misura in Becquerel (Bq), dove un Becquerel corrisponde alla trasformazione di un nucleo atomico al secondo. La concentrazione nell’aria si esprime in Bq/metro cubo, indicando così il numero di trasformazioni al secondo che avvengono in un metro cubo d’aria.

Il suolo è la principale sorgente del Radon indoor: a causa della differenza di temperatura tra interno ed esterno, il Radon si diffonde verso l’interno degli edifici stessi. Il fenomeno è conosciuto come effetto camino. 

  • fessure nei pavimenti;
  • elementi di raccordo tra pavimenti e pareti;
  • passaggi degli impianti termici idraulici, delle utenze elettriche, del gas.

Protezione Radon vanta un’esperienza quasi ventennale negli interventi di diagnosi e misurazione delle concentrazioni di Radon nelle abitazioni e negli interventi di risanamento per ridurre la concentrazione dannosa per la salute del Radon all’interno delle abitazioni e dei luoghi di lavoro.

Noi di Protezione Radon siamo stati e siamo oggi la prima società italiana in grado di offrire la completezza dei servizi per quanto riguarda la problematica del gas Radon indoor:

  1. Misurazione Radon
  2. Soluzioni alternative al vespaio aerato
  3. Risanamento edifici

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